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Marco VINCENZI
clavicembalo e organo

musica per tastiera nella Venezia rinascimentale.

Strumenti costruiti e restaurati da
Romain Legros

Registrazioni effettuate in San Giorgio di Valpolicella e Gargagnago (VR) nei gìorni 29- 31 marzo 2010

Serenissimi Ornamenti

In Valpolicella, alle porte di Verona, in una zona ricca di meraviglie paesaggistiche, storiche, culturali e centro rinomato da tempi immemori, di viti e uve che danno sapore ad un vino che il mondo conosce, come se non bastasse è anche un centro fervidissimo per la costruzione e il restauro di antichi strumenti da tasto.
Nello specifico a Gargagnago, frazione di Sant'Ambrogio di Valpolicella, immediatamente sotto allo splendido paese di San Giorgio Ingannapoltron, come lo chiamano da queste parti, vive un organaro e cembalaro corso: Romain Legros; suo il restauro del positivo napoletano che ora è nella meravigliosa Pieve di San Giorgio e suoi i clavicembali e spinette utilizzati in questa registrazione.
Le musiche che vengono presentate, sono un omaggio alla Serenissima Repubblica di Venezia: Serenissimi Ornamenti, appunto.
Serenissimi come omaggio alla Repubblica veneziana, certo, ma anche come aggettivo di quegli ornamenti che tanto hanno contribuito all'affermarsi ed affrancarsi della musica per strumento e per tastiera, dalla musica vocale.
L'arte dell'ornamentazione è stata la cifra specifica della musica strumentale del cinquecento rinascimentale e con questa registrazione vengono omaggiati autori e musiche che hanno avuto natali e legami con la repubblica veneziana.
Si avrà modo di ascoltare i diversi generi di produzione strumentale: la toccata, il ricercare, le canzoni e i madrigali diminuiti, ovvero ornati

Paolo Quagliati
(ca. 1555-1628)

Paolo Quagliati, nacque a Chioggia nel 1555 e la sua produzione spazia dalla musica strumentale a quella vocale, le sue toccate rispecchiano lo stile toccatistico della Venezia del tardo cinquecento, con queste grandi volute di note, alla ricerca dello spazio e di tutti i suoni che lo strumento a tastiera concedeva; questa toccata è tratta dall'importante pubblicazione del frate francescano e organista della cattedrale di Chioggia, Girolamo Diruta: Il Transilvano. Nei suoi ricercari presenta invece lo stile contrappuntistico con uno spirito spesso più leggero e godibile
1
Toccata Ottavo Modo (Prima Parte del Transilvano, 1593)
Strumento utilizzato: Organo*(specifiche degli strumenti utilizzati a fondo pagina)
2
Ricercare (Recercate e canzone, 1601)                    
Strumento utilizzato: Napoletano*

Andrea Gabrieli
(1510-1586)

Andrea Gabrieli, nacque a Venezia nel 1533, è probabilmente il più grande rappresentate della musica per tastiera della Venezia cinquecentesca. Oltre alla musica vocale e strumentale è stata grande anche la sua produzione per tastiera, pubblicata per lo più postuma, grazie al nipote Giovanni Gabrieli, ricca di toccate, capricci, ricercari, canzon alla francese, madrigali diminuiti. Organo.
3
Canzon Francese detta ”Qui la dira” (da A. Willaert).
Strumento utilizzato: Napoletano*

Giovanni Contino
(1513-1574)

Giovanni Contino, musicista bresciano, attivo come maestro di cappella a Trento, Bressanone, Brescia e alla corte dei Gonzaga a Mantova, nella cappella di Santa Barbara, è un compositore che invece poco o nulla ci ha lasciato di produzione strumentale, molte le pubblicazioni di musiche vocali a noi giunte, soprattutto a stampa e soprattutto pubblicate a Venezia, più altre composizioni giunte manoscritte in varie raccolte. Qui vengono presentati due madrigali che, riprendendo l'antica pratica della diminuzione e ornamentazione strumentale, è lo stesso cembalista a trasporre e riproporre nella veste di composizioni per strumento da tasto.
4
Madrigale ”Alma beata” (Intavolatura Aschaffenburg, ca. 1583) (diminuito da M. Vincenzi)
Strumento utilizzato: Napoletano*

Luzzasco Luzzaschi
(1545-1607)

Luzzasco Luzzaschi, attivo alla corte di Ferrara, maestro del grande Girolamo Frescobaldi, in questa registrazione viene presentata una toccata (in veste di toccata per l'elevazione, con l'utilizzo del principale e della voce umana) tratta anch'essa dal Transilvano del Diruta, vera fonte del repertorio tastieristico della seconda metà del cinquecento in ambito veneziano.
5
Toccata nel Quarto tono (Prima Parte del Transilvano, 1593)
Strumento utilizzato: Organo *

Giovanni Picchi
(1572?- 1643)

Giovanni Picchi, autore veneziano, organista ai Frari e a San Rocco a Venezia, è stato uno specialista della musica per “istromento da penna” ovvero cembali e spinette e della musica per danza, infatti fu citato anche da Caroso nel suo trattato sulla danza La nobiltà di dame. Si presenta in questa registrazione una serie di variazioni, davvero ricche, sul pass'è mezzo, in pratica un basso sul quale costruire appunto serie di variazioni.
6
Pass’e mezzo (Intavolatura di Balli d’arpicordo, 1621)
Strumento utilizzato: Ca' Rezzonico *

G. Contino

7
Madrigale “Non mi duol di morire” (da Eletta, 1569) (diminuito da M. Vincenzi)
Strumento utilizzato: Ca' Rezzonico *

Claudio Merulo
(1533-1604)

Claudio Merulo, uno dei più importanti musicisti del cinquecento, ricco di interessi vari (si produsse anche nell'editoria e nella costruzione di organi e cembali) nel 1557 vinse facilmente il posto di primo organista nella basilica di San Marco a Venezia, probabilmente uno dei posti più prestigiosi del tempo. Della sua sterminata e fondamentale produzione qui si ascolteranno una ornamentazione sulla Zambeccara, un ricercare in stile severo (n. 12) e una serie di variazioni sul passo e mezzo (n. 15), in una versione del basso diversa rispetto a quella della tradizione che si ascolta in Picchi e Gabrieli.
8
Canzon à 4 dita “La Zambeccara” (Canzoni d’intavolatura d’organo a quattro voci, fatte alle francese, Venezia, 1592)
Strumento utilizzato: Ca' Rezzonico *

Girolamo Cavazzoni
(1510-post 1577)

Girolamo Cavazzoni, nato a Urbino, alla metà del cinquecento si trasferì a Venezia, nella quale pubblicò gran parte delle sue composizioni, poi si trasferì in qualità di organista alla corte dei Gonzaga a Mantova, nella fervida cappella di Santa Barbara. Qui ascolteremo un breve ricercare per l'organo, sopra un tema popolare.
9
Canzon sopra “I le bel e bon” (Intavolatura, cioè ricercari, canzoni, himni, magnificat, 1543)
Strumento utilizzato: Organo *

A. Gabrieli

10
Madrigale “Anchor che col partire” (da C. De Rore)
Strumento utilizzato: Guarracino *

Anonimo
sec. XVI

Da un manoscritto veneziano, risalente alla prima metà del cinquecento, qui si presenta di autore anonimo, La cara cossa del Berdolin, in pratica una serie di variazioni su un basso (conosciuto anche come La gamba) che è in pratica la struttura portante del famoso basso di FOLLIA che sarà per tanti secoli utilizzato dai compositori di tutto il mondo.
11
La cara cossa del Berdolin                                             
Strumento utilizzato: Guarracino *

C. Merulo

12
Ricercare nel Quarto tono (Ricercari d’intavolatura d’organo, Libro I, 1567)
Strumento utilizzato: Organo *

Costanzo Antegnati
(1549-1624)

Costanzo Antegnati, musicista e famosissimo organaro, allievo di Contino e Cavazzoni, fece la sua prima pubblicazione a Venezia nel 1571 de' Il Primo Libro de Madrigali a Quatro Voci con uno Dialogo a Otto, mentre qui si presenta una composizione tratta dalle Canzoni da sonare... del 1608, tali canzoni pensate senza una destinazione strumentale precisa (come era d'uso all'epoca) qui è stata eseguita eseguendola sullo spinettone all'ottava acuta.
13
Canzon nona “La Battera” (Canzoni per Sonare con ogni sorte di stromenti. Libro Primo, 1608)
Strumento utilizzato: Spinettone *

A. Gabrieli

14
Capriccio sopra il Pass’e mezzo antico (Terzo libro de’ ricercari, 1596)
Strumento utilizzato: Organo *

C. Merulo

15
Passo e mezzo (intavolatura di Torino, Raccolta Foà)
Strumento utilizzato: Organo *
Registrazioni effettuate in marzo 2010

Gli strumenti utilizzati

Organo positivo napoletano di Gaspare Pappalardo
Organo 

Organo positivo napoletano di Gaspare Pappalardo, 1818; 45 tasti, DO/MI1 – do5, con registri di: Principale, Ottava, Decimaquinta, Decimanona, Vigesimaseconda, Voce Umana e Flauto in duodecima (da Fa2), più il tiratutti. A=415Hz

Clavicembalo anonimo napoletano XVIII sec.
Napoletano

Clavicembalo di anonimo napoletano del '700, estensione SI/SOL0 – re5, interamente incordato in ottone, due registri di 8', tavolo d'armonia in abete maschio, A=415Hz 

Clavicembalo custodito nel Museo di Ca' Rezzonico a Venezia
Ca' Rezzonico

Clavicembalo custodito nel Museo di Ca' Rezzonico a Venezia.
Clavicembalo di scuola veneziana del settecento, custodito in falsa cassa, estensione di 53 tasti: SOL-LA0 – do5, due registri di 8', incordato in ottone, tavolo d'armonia in abete maschio, A=415Hz

Virginale Onofrio Guarracino
Guarracino

Virginale copia da un Onofrio Guarracino, sec. XVII, strumento napoletano di 45 tasti, DO/MI1 – do4, incordatura in ottone, A= 440Hz

spinettone
Spinettone

Copia di uno strumento anonimo di proprietà privata della fine del XVIII sec. Estensione della tastiera: 61 tasti; dal FF-1 (12’) al fa 7! Un registro di 8', A=415H

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