ORGANO
DE LORENZI

1874

"... l'organista Vincenzi gode di quel mordente espressivo e di quella scolpitura nei ritmi e nei volumi che hanno reso veramente godibili le sonorità del programma ..."

Dorino Pedretti, L'Arena - Verona



Organo Gio. Batta De LORENZI
1874

Il primo organo di cui si ha notizia fu quello costruito in occasione dell'erezione della nuova chiesa tra il 1753 e il 1767.
Non si può però escludere che nella chiesa precedente esistesse uno strumento, anche perché Pescantina era parrocchia con arciprete dal 1600 e pieve fin dal 1450 dopo essere stata fino a quell'epoca, cappella dipendente da S. Floriano.

Il progetto dell'attuale Duomo risale al 1753 e la consacrazione al 1774. In quell'occasione il tempio, che già da sette anni era aperto ai fedeli, veniva dotato di uno strumento come da epigrafe murata sulla facciata della chiesa:

HOC TEMPLUM ANNO MDCCLXXIII
CONDITUM
NOVISQUE ORGANIS EXORNANTIBUS
SUBSEQUENTIS ANNI DIE VI OCTOBRIS
A JO. MOROSINI EP.
CONSECRATUM
UNA POSTEA FIDELIUM VOCE PLAUDENTE
IISDEM ORGANIS IN MELIOREM FORMAM
REDACTIS
ANNO MDCCCLXXIV DIE XVIII OCTOBRIS
JACOBO PERETTA CURIONE
CENTENARIA RELIGIONE
ALOYSIUS DE CANOSSA EP.
MAGNA POPULI FREQUENTIA
CELEBRAVIT


L'Archivio parrocchiale è purtroppo sprovvisto di documenti al riguardo e sull'artefice di questo strumento si possono soltanto sollevare ipotesi. Pressoché certa l'attribuzione di appartenenza alla "scuola veronese-gardesana" dell'autore di quel strumento.
L'organo  è ora opera del famoso costruttore d'organi il vicentino Giovanni Battista De Lorenzi (Schio, 13 marzo 1806 - Vicenza 25 dicembre 1883) che nel 1874, centenario della consacrazione della chiesa, ha riutilizzato il materiale preesistente, aggiungendo o modificando  i registri ad ancia prettamente ottocenteschi. Esso è collocato sulla apposita cantoria posta sulla porta centrale del duomo ed è racchiuso in una monumentale cassa settecentesca con facciata a tre campate, delimitate da due semicolonne.
L'organo della parrocchiale pescantinese è uno dei pochi organi dell'autore vicentino rimasti nella nostra provincia.
Lo Strumento è provvisto di circa quattro specie di canne: scuola Veronese o Veneta, Bonati o Amigazzi o Benedetti, De Lorenzi e Piccinelli (do1 dell'ottava, restauro 1981).

Descrizione dei registri
L'attuale principale di 8 piedi è composto da canne di stagno in facciata, costruite da De Lorenzi, dal Do1 al Sol2, il registro prosegue all'interno con canne di stagno (ex facciata di stagno molto robuste, probabilmente recuperate da qualche strumento di piccole dimensioni), ed infine, le piccole, di lega povera.
L'ottava di 4 piedi è composta da varie canne mescolate, stagno e lega povera così come il ripieno, la voce umana e la duodecima.
Il flauto in selva è probabilmente di De Lorenzi, costituito da canne disposte in maniera congrua, con buona progressione. Questo registro è costituito da canne ben fatte, di misura stretta, con bocche strette e molto alte, aperte a semicerchio.
Le canne sono tappate con tappi dello stesso materiale dei corpi, in lega povera, aggiustati all'estremità dei corpi mediante spessori di carta.
Il principale di 16 piedi è in realtà un 12 piedi reale con le prime canne in facciata dalla più grave (Fa1) sino a Si1, la prima ottava riprende la seconda, cosicché non vi sono assenze di suoni. Il 16 piedi prosegue poi con canne di legno tinte con terra rossa nei bassi, dal Do2 al Mi3. I soprani, dal Fa3 al Sol5 sono di lega povera, disposte sul somiere maestro. Questo registro è di De Lorenzi.
Il Flauto in ottava bassi e soprani è costituito di belle canne antiche, di ben due provenienze diverse. La fila, congrua nelle misure, è identificata da due numerazioni diverse. Probabilmente costruito con metallo fuso su sabbia. Particolarità: spessori grossi per piedi e corpi, e anime molto sottili. A ricordare la fattura tipicamente veronese su alcune di queste canne, sono i labbri inferiori e superiori stampati a scudo semitondo.
La viola nei bassi è di lega povera, costruita da De Lorenzi.
Il flauto reale è di De Lorenzi, dal Fa3 al Sol5 costituito di tre specie di canne: a cuspide, cilindriche di misura larga e cilindriche di misura stretta, armoniche. Alcune (poche) inserzioni settecentesche.
Il flauto in duodecima bassi e soprani è costituito di canne di bella fattura della fine del settecento, con progressione congrua, senza dubbio un registro di recupero completo, a parte la prima canna. Le prime canne sono in corrispondenza con quelle della duodecima.
Il flaugioletto soprani è di De Lorenzi, i corpi sono di stagno ed i piedi di lega povera, con spessori abbondanti.

Le ance di De Lorenzi 1874

Il flicorno di 16 piedi nei soprani.
I corpi sono di banda stagnata e piombo dal Fa3 al Si3, e di lega povera per gli altri. I canaletti e le linguette di ottone, le noci di piombo.
La tromba di 8 piedi bassi e soprani,
i corpi sono i banda stagnata dal Do1 al Mi3 con imbuto di banda stagnata saldata sulla noce di piombo. Gli altri corpi, dal Fa3 al Sol5 sono di lega con alta percentuale di stagno, saldati su noci di piombo. Tutti i canaletti sono di ottone come le linguette, le grucce di ferro. Alcune linguette sono munite di un pezzo di pelle sulla loro estremità.
Il corno inglese soprani di 16 piedi.
Dal Fa3 al Sol5 i corpi sono fatti in due pezzi, di banda stagnata saldata sulla noce di piombo, e di lega povera per la parte superiore, gli ultimi di lega povera, saldati su noci di piombo. Le pere alla sommità dei corpi sono saldati per le prime, le altre sono ottenute svasando la parte superiore dei corpi. I canaletti sono di ottone di cui i primi, foderati in pelle.
Tutte le ance sono provviste di noci rettangolari, aggiustate su zoccolo di legno di noce, fissati tramite viti sui somieri.
Trombone al pedale di 10 piedi. (Controfagotto)
12 canne dal La1 al Sol#2. Corpi di abete tinti con terra rossa, canali di abete (proseguimento del corpo) foderati di pelle, cuneo di noce, linguette di ottone e grucce di ferro.

Disposizione

In ciascuna campata le canne sono disposte a cuspide: 21 nella campata centrale (settecentesche, ad alta percentuale di stagno; 5 di Principale 16', dal Fa1 al Si1, le rimanenti di Principale 8'), in entrambe le campate laterali 11 canne di Principale 8'.
Labbro superiore a mitria, bocche allineate.
Immediatamente dietro le canne di facciata sono sistemati il Flaugioletto e la Tromba dolce.

Tastiera unica in consolle a finestra, di 52 tasti (do1-sol5 prima ottava corta); i tasti diatonici sono ricoperti in osso, i cromatici in ebano.

Pedaliera a leggio e scavezza, costantemente collegata alla tastiera, di 18 pedali (do1-la2, però il sol2 e il la2 comandano rispettivamente la Terzamano e il Timballone) completamente rifatti. Le manette dei registri, modestamente intagliate, sono disposte su due colonne verticali, sul lato destro della consoll; i cartellini a stampa sono originali.

Colonna interna:

 

Colonna esterna:

  1. Trombone basso
  2. Tromba dolce
  3. Flicorno
  4. Corno inglese
  5. Viola ai bassi
  6. Flauto reale
  7. Flauto in 8 bas.
  8. Flauto in 8 sop.
  9. Flauto in 12.ma
  10. Flauto in selva
  11. Flaugioletto sop
  12. Cornetta
  13. Voce umana
  14. Bombardone
 
  1. Principale in 16 sop.
  2. Principale in 8 bas.
  3. Principale in 8 sop.
  4. Ottava bassa
  5. Ottava soprana
  6. Duodecima
  7. Decimaquinta
  8. Decimanona
  9. Vigesima seconda
  10. Vigesima sesta
  11. Vigesima nona
  12. Trigesima 3° e 6°
  13. Contrabbassi otta (v)
  14. Timballi

La divisione dei registri spezzati è tra il Mi3 - Fa3.

Accessori

Lo strumento è dotato dei seguenti accessori:

  • Campanelli in numero di 25 (Soprani) posti come Brustwerk sopra il leggio, comandati da una levetta ad incastro;
  • Tiratutti con comando a pedale posto a lato della pedaliera;
  • Combinazione preparabile con comando a lato della pedaliera;
  • Terzamano azionata dal penultimo pedale diatonico (Sol) della pedaliera;
  • Timballone azionata dall'ultimo pedale diatonico (La) della pedaliera;
  • Piatti e Grancassa con pedale alla destra e che aziona anche il Timballone
  • Tremolo

Il somiere maestro, a tiro e in noce, ha 26 stecche e secreta con chiusura a farfalle. I ventilabri sono guarniti di pelle e contropelle.

Ordine dei registri sul somiere partendo dalla facciata:

1 - Principale 8' B
2 - Principale 16' B (parte dal Fa
1, le 17 canne dal Do2 al Mi3 sono in legno su somiere a parte: da Fa1 al Do1 nella ottava corta ritornella)
3 - Flaugioletto 2' S
4 - Trombone (Fagotto) 8' B (con canaletto rettangolare e taglio a U, come le altre ance)
5 - Tromba 8' S
6 - Flicorno 16' S
7 - Principale 8' S
8 - Viola 4' B
9 - Flauto reale 8' S
10 - Ottava B
11 - Ottava S
12 - Flauto in XII S
13 - Duodecima
14 - Voce umana S
15 - Decimaquinta (Si b
4)
16 - Flauto in VIII S (conico)
17 - Decimanona (ritornello Fa #
4)
18 - Cornetta 1', 1/5 S (conica, Do #
5)
19 - Vigesimaseconda (ritornelli  Si 3-4)
20 - Vigesimasesta (ritornelli Fa #
3 e Mi4)
21 - Vigesimanona (ritornelli Si 2-3-4)
22 - Trigesima terza e sesta
23 - Flauto in selva 8' S (tappato)
24 - Corno inglese 16' S
25 - Flauto in VIII B (cilindrico)
26 - Principale 16' S

L'ordine dei registri è scritto in inchiostro sia sul somiere che sul crivello. Quest'ultimo è in legno.

L'organo è provvisto dei seguenti altri somieri minori:
- Somiere dei Contrabbassi e Ottave, con 17 canne delle quali l'ultima è il Timballone
- Somiere del Principale 16' Bassi, con 17 canne dal Do
2 al Mi3
- Somiere doppio dei Timballi e del Bombardone (in loco si legge invece Timpani e Controfagotti), con 13 canne in legno ( = Timballi di 8 piedi, Sol
1 - Sol2) e 12 canne ad ancia, pure in legno ( = Bombardone, dal La1 di 10 piedi al Sol diesis2).

Mantice a lanterna con tre pieghe, alimentato da elettroventilatore.


Ultimi interventi

L'accordatura è un temperamento "moderato" di De lorenzi.
Il LA3 = 439,1 Hz a 23°C , U.R. 67%
Pressione del vento: 63 mm in colonna d'acqua.
Il restauro è stato eseguito a cura della ditta Alfredo Piccinelli di Padova nel 1981.
Altri interventi di manutenzione e riordino a cura dell'organaro Giorgio Carli e dell'organaro Romain Legros.

Organista Marco Vincenzi

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